domenica 20 settembre 2009

Io e mio padre


Padre, con quale forza affronti questo mare
con quelle braccia fragili e gli occhi incavati dal dolore.
Tu dimmi come fai ad affrontare l’orizzonte
con la speranza che s’incurva e s’infrange tra gli scogli.
Io con questa mia caravella di color corallo
e questa forza da leone, si che arpiono il vento
e mi tengo saldo alla mia vela
mentre affogo nell’ombra di una madre.
Io annaspo tra le spume
nel desiderio di un sogno d’ avverare
e gemo, a volte come uno scemo
con il mento appoggiato sul bordo del vascello
e l’occhio spento a scandagliare il fondo.
Padre, dimmi tu come fai
io mi perdo giornalmente nell’incongruenza
nella speranza di non morire
prima di aver bevuto tutto questo mare
e di cullarmi tra le onde
di questo meraviglioso sole

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