Io e mio padre
Padre, con quale forza affronti questo mare
con quelle braccia fragili e gli occhi incavati dal dolore.
Tu dimmi come fai ad affrontare l’orizzonte
con la speranza che s’incurva e s’infrange tra gli scogli.
con la speranza che s’incurva e s’infrange tra gli scogli.
Io con questa mia caravella di color corallo
e questa forza da leone, si che arpiono il vento
e questa forza da leone, si che arpiono il vento
e mi tengo saldo alla mia vela
mentre affogo nell’ombra di una madre.
Io annaspo tra le spume
nel desiderio di un sogno d’ avverare
e gemo, a volte come uno scemo
con il mento appoggiato sul bordo del vascello
e l’occhio spento a scandagliare il fondo.
Padre, dimmi tu come fai
io mi perdo giornalmente nell’incongruenza
nella speranza di non morire
prima di aver bevuto tutto questo mare
e di cullarmi tra le onde
di questo meraviglioso sole
Io annaspo tra le spume
nel desiderio di un sogno d’ avverare
e gemo, a volte come uno scemo
con il mento appoggiato sul bordo del vascello
e l’occhio spento a scandagliare il fondo.
Padre, dimmi tu come fai
io mi perdo giornalmente nell’incongruenza
nella speranza di non morire
prima di aver bevuto tutto questo mare
e di cullarmi tra le onde
di questo meraviglioso sole
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page