Liberatemi
Liberatemi,
liberate la mia mente
dai pregiudizi e dalle incertezze,
di cercare ad ogni costo
il faro che illumini la mia nullità.
Liberatemi
amici, poeti e tutti voi che avete
un’anima pulita e stropicciata
tutti voi che scrivete versi sublimi
e osannate la lealtà oltre l’inferriata.
Liberatemi le mani
dalle catene della cecità
dal fumo dell’ottusità
dal continuo cercare risposte
come fossero assolute verità.
Liberatemi,
aiutatemi a vomitare questo cuore
tenetemi la fronte e fatemi forza
non voglio impaurirmi
quando lo vedrò nella sua reale forma,
quando lo vedrò sanguinante
e sprofonderò nella vergogna
illuso di poterne fare a meno
io peccatore, prigioniero e ingenuo
io straniero tra le avversità.
3 Commenti:
non c'è miglior rimedio
ke prenderci dimestikezza
con le avversità, accettandole
e poi rimboccandosi le maniche
si può anke sperare di farne spunto
di catarsi e resurrezione...
al contrario per esserne travolti
non c'è peggior rimedio
che non volerle
riconoscere
nascondendosi
come gli struzzoli...
ciaou dall'amico
fe;*)fè
Io torno sui miei passi,
sempre
a ritrovare tracce
di sangue o indizi persi
all'ultimo momento...
Caio Demy,
sono i primi versi
di una mia di oggi...
Però il resto ce l'ho sul
"fernyblue no blog ;*)"
http://www.scrivere.info/community/index.php?ind=blog&op=home&idu=646
Ci vieni?
fe;*)fè
;-)
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