Ring
Non è mai troppo facile abituarsi al tappeto
al sangue dal naso e alle urla di un pubblico inferocito.
Alzo l’occhio socchiuso
per trovare qualcuno che provi pietà per i colpi subiti
qualcuno lo trovo ma è il mutismo di una sporca realtà.
Non gettate la spugna
proverò ancora ad alzarmi su queste fragili gambe
mi aiuterò aggrappandomi alle solide corde,
ma se è l’ultimo round perché ancora m’affanno?
Mi adagerò al tappeto fingendomi morto
mentre le luci del ring rimangono accese per lutto.
Che si faccia avanti il nuovo sfidante
se ha denti sani e cuore di lupo
si faccia avanti che il gioco non è ancora finito.
Nessuno punterà più sulla mia vittoria
ma neanche più il dito
e continuo la vita con la coscienza pulita.
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