venerdì 13 febbraio 2009

A volte il cielo è così lontano
che mi lascia nello sconforto più assoluto
mentre annaspo nel pantano

e affogo nella melma del peccato.

A volte il cielo è così vicino
che mi accarezza i capelli
come mano di madre
nell’illusione della reminescenza.


E invece questo cielo che brilla
segnali di perdono
è un mare d’astratto silenzio
ed io m’aggrappo

come le foglie sugli alberi innevati.

Mentre da una nuvola
squilla l'ultimo canto d’allodola
lasciandomi nel dubbio
di un’illusione senza fine.

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